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PECHINO 2008: DOPING, PRIMI 100 CONTROLLI PRIMA DEI GIOCHI SONO NEGATIVI
Pechino, 1 ago. (Adnkronos/Dpa) - I primi 100 controlli antidoping effettuati durante gli allenamenti dal Comitato Olimpico Internazionale (Cio) prima dei Giochi Olimpici di Pechino sono risultati tutti negativi. Lo ha annunciato oggi il direttore medico del Cio, Patrick Schamasch. Dall'apertura della cittadina olimpica e fino alla sua chiusura il 25 agosto, il Cio ha previsto di effettuare 4.500 controlli, 1.300 di questi fuori dalle competizioni. "E' il gioco del topo e del gatto, ma per la prima volta il gatto sta allo stesso livello del topo", ha detto Schamasch. "Confido che il gatto trovi il topo fuori dal buco". Per volta prima nei Giochi Olimpici ci saranno i controlli per scoprire l'ormone della crescita HGH.
PECHINO 2008, ATLETICA: 6 RUSSE SOSPESE PER DOPING
"Abbiamo ricevuto una lettera dalla Iaaf che indica che sei nostre atlete sono state temporaneamente sospese, si tratta di: Yelena Soboleva, Daria Pishchalnikova, Gulfia Khanafeyeva, Tatiana Tomashova, Yulia Fomenko, Svetlana Cherkasova e Olga Yegorova". Lo ha dichiarato il presidente della Federazione russa, Valentin Balakhnuchev. "Il motivo della sospensione è una 'convergenza' sospetta nel Dna dei campioni prelevati agli atleti per un controllo anti-doping l'anno scorso - ha aggiunto -. Questa decisione distrugge le speranze dei nostri atleti di partecipare ai Giochi". La Soboleva detiene il record del mondo nei 1500 m indoor (3:57.71) dal 9 marzo 2008, e ha realizzato la migliore prestazione dell'anno sugli 800 m. in 1'54"85, quinto tempo di sempre. (31/07/2008)
PECHINO 2008, BALDINI POSITIVO; IL PADRE: SIAMO SCONVOLTI
"Vi prego, siamo sconvolti. Non siamo in grado di rilasciare dichiarazioni". Lo dice al telefono, dalla propria abitazione di Livorno, Enrico Baldini, padre di Andrea, il fiorettista azzurro trovato positivo a un controllo anti-doping. "Lasciateci in pace, vi prego - ha aggiunto il genitore -. Non ci sentiamo in questo momento di poter dire qualcosa. Rivolgetevi all'aeronautica militare".
Pechino 2008: Wu Moutian `Saranno Giochi puliti`
(AGM-DS) - 31/07/2008 11.54.17 - (AGM-DS) - Milano, 31 luglio - La vigilia non e` stata delle piu` incoraggianti, ma in Cina non hanno dubbi: saranno Olimpiadi pulite. A dirlo a gran voce e` Wu Moutian, vicedirettore dell`agenzia cinese antidoping. ‘Non faccio pronostici sul numero di casi di doping. Saremo rigorosi, ogni positivita` verra` resa nota. I Giochi puliti sono il nostro obiettivo. Abbiamo 41 stazioni antidoping, la maggior parte nei siti di gara, e siamo in grado di individuare tutti i 200 metodi e prodotti proibiti indicati dall`agenzia mondiale antidoping’. Gli fa eco Chen Zhiyu, dirigente della divisione antidoping del Comitato organizzatore (Bocog). ‘Gli atleti positivi verranno individuati e puniti, in questo modo verra` assicurato il corretto svolgimento delle competizioni’. Wu Moutian non ha dubbi sulla possibilita` di smascherare chi fa uso di Epo, mentre qualche possibilita` rimane sulla possibilita` di scoprire l’utilizzo dell’ormone della crescita. ‘Molte persone stanno studiando questo argomento e sono arrivati consigli validi. Noi facciamo riferimento a quanto raccomandato dal Cio’.
Lo staff antidoping comprende in totale 917 addetti, 10 sono esperti provenienti dall`estero e 6 sono volontari arrivati da altri paesi. Tra le 41 stazioni, 34 sono dislocate a Pechino. Le altre 7 opereranno nelle citta` coinvolte nei Giochi. In totale verranno effettuati circa 4500 controlli, quasi mille in piu` rispetto ai 3600 eseguiti 4 anni fa alle Olimpiadi di Atene. Insomma, numeri imponenti, ma che, allo stesso tempo, riflettono la previsione del del Cio, Jacques Rogge, secondo cui saratto 30 o 40 gli atleti che potrebbero ricorrere al doping durante questa edizione dei giochi.
PECHINO 2008, DOPING: BASTIANELLI PRODURRA' PERIZIA FARMACIDopo la positività al doping che l'ha esclusa dai Giochi di Pechino, la ciclista Marta Bastianelli ha incontrato stamattina l'avvocato Giuseppe Napoleone, nominato suo legale, per fare il punto. L'intenzione è di chiedere una perizia di parte sui farmaci per il dimagrimento assunti, alla base della positività, per dimostrare che la sostanza vietata contenuta nel farmaco non era indicata in nessuna delle confezioni usate dalla campionessa del mondo su strada. Il legale ha inoltre espresso la volontà di contattare al più presto la procura antidoping del Coni, per sollecitare un'audizione del fascicolo che sarà aperto. (29/07/2008) Spr
PECHINO 2008 - CASI DI SOPING ANCHE IN ROMANIA Le mezzofondiste romene Elena Antoci e Cristina Vasiloiu sono risultate positive all'eritropoietina, comunemente nota come Epo, in un test antidoping effettuato lo scorso 16 luglio. In attesa delle controanalisi sono state sospese e potrebbero quindi essere escluse dalla nazionale di atletica leggera che prenderà parte alle Olimpiadi di Pechino. Le due atlete non si erano imbarcate domenica alla volta della Cina con il resto della squadra romena. A Pechino avrebbero dovuto entrambe partecipare alla gara dei 1.500 metri.
All'inizio del mese un altro test positivo aveva portato alla sospensione di Liliana Popescu, che avrebbe dovuto partecipare sia agli 800 che ai 1.500: Popescu, Antoci e Vasiloiu hanno tutte e tre lo stesso allenatore, Eleodor Rosca.
Doping, quelle ombre immeritate sulla rappresentativa azzurra
Andrea Baldini
E tre. Dopo Riccò e la Bastianelli nel ciclismo adesso pure la scherma. Stavolta il doping travolge uno sport che si pensava immune da questo tipo di veleni. Però l'aiutino, evidentemente, serve anche per mollare la stoccata giusta. Tocca adesso ad Andrea Baldini, ventiduenne livornese, fiorettista leader della Coppa del Mondo. Non uno qualsiasi insomma, era un uomo da medaglia per Pechino 2008. Praticamente è stato tirato giù dall'aereo in partenza per la Cina: è stato escluso immediatamente infatti dalla squadra olimpica, al suo posto partirà Cassarà.
La notizia è rimbalzata rumorosa al quartier generale dell'Italia a Pechino. Il Coni e il presidente Petrucci (in procinto anche lui di partire da Roma) sono furiosi. Fatte le stesse considerazioni di quando pochi giorni fa lo scandalo aveva investito Marta Bastianelli: "Non è ammissibile, mi sento tradito" ha detto il numero 1 dello sport italiano. Andrea Baldini ha preso un diuretico vietato dalla lista doping, il flurosemide. Forse voleva perdere anche lui peso, come la Bastianelli; forse quel farmaco aveva un uso più ricercato. I diuretici sono spesso usati per coprire l'assunzione di altre sostanze. Baldini è stato trovato positivo ai campionati Europei di Kiev disputatisi a inizio luglio, le analisi effettuate dal laboratorio di Praga. E la Federazione italiana ha aperto una indagine per accertare eventuali coinvolgimenti di medici e dirigenti sportivi.
In tutti e tre i casi che hanno funestato lo sport italiano in queste ultime settimane colpisce la giovane età degli atleti trovati positivi. La scorciatoia ormai si prende fin dai primi anni, non si aspetta più di essere vecchi e acciaccati. Il trattamento giusto può significare successi, medaglie, soldi. E accanto agli atleti il sottobosco sporco di medici e dirigenti complici, spesso addirittura mandanti, che forniscono di tutto, capaci di trovare le sostanze più sofisticate e moderne. Ma l'antidoping sta almeno trovando i colpevoli e smascherando i giochi sporchi. In qualche caso può essersi trattato forse di leggerezza, ma non c'è niente di dimostrato: le regole sono chiare, ogni atleta è responsabile di tutto ciò che entra in una maniera o nell'altra nel suo corpo. Nel caso di Riccò il doping è stato addirittura clamoroso, quasi sfacciato, e la confessione del ciclista sconvolgente. Ma non era ancora finita, purtroppo...
Lo sport italiano esce profondamente segnato da questa vigilia poco limpida delle Olimpiadi. Alcuni atleti scorretti stanno dando una strana luce alla squadra azzurra, che non se lo merita. Tanto più che hanno firmato un giuramento che compromette ancor di più la loro posizione, che farà da aggravante proprio per la posizione di rilievo dell'atleta olimpico di fronte a tutti. Andrea Baldini, atleta militare dell'Aeronautica tra l'altro, rischia adesso due anni di squalifica. La tolleranza zero è ormai inevitabile.
(1 agosto 2008)